ROMANO


Fuga nello spazio
L'oro verde
Quando combatto nella notte
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Cm.50 x 70
Olio e tecnica mista
Cm.40 x 60
Olio e materico su tela
Cm.80 x 70
Olio su tela

Intento narrativo, legato (più che al reale) all’ “aneddoto”, o assoluta libertà visiva e creativa, soggetta soltanto a una realtà interiore, immaginativa? Questi, ridotti all’essenziale, sono i termini della polemica che, ai giorni nostri, contrappone i fautori dell’astrattismo ai sostenitori del figurativo. E ogni pittore, anche se non è tutto completamente, di qua o di là, è perlomeno imparentato, in modo più o meno radicale, con una delle formule. Esiste, però, anche la soluzione così detta informale. Che respinge la forma, intesa in senso convenzionale, anche quando resta nei termini del racconto. E io credo che Franco Romano, pur essendo legato, con forza ancestrale, ai temi più intimi, più storicamente umani, della sua Calabria, vada considerato un figurativo informale. Giacchè le annotazioni narrative (per non dire, addirittura, le notizie) contenute nei suoi dipinti, non gli impediscono mai di liberare le forme e i colori dagli schemi di una realtà convenzionale, letteraria, minacciata dal luogo comune. Il principale merito di Franco Romano, interessante pittore, è di non confondere mai la realtà con la verità. E di sapere che l’unica verità della Calabria, uomini e cose, volti e paesaggi, è il suo mito. Aleggiante, da millenni, fra lo Ionio e il Tirreno
Gian Carlo Fusco